Sono adatte a qualsiasi tipo di ambiente (basta regolare la potenza), non sporcano come le classiche stufe a legna e si puliscono molto più facilmente. […]
Tra i fattori da considerare quando si decide di acquistare una stufa a pellet ci sono:
- l’ambiente che si andrà a riscaldare;
- il tipo di canna fumaria;
- il termostato;
- le dotazioni di sicurezza;
- le dimensioni;
- il peso della stufa;
- il serbatoio.
Ma le stufe a pellet sono una scelta ecologica? I produttori battono spesso sul valore ecologico delle stufe a pellet. In effetti sono più rispettose dell’ambiente rispetto ad altri tipi di riscaldamento. A patto però che il legno usato sia ricavato da boschi gestiti in modo sostenibile (e non distrutti indiscriminatamente) e che non arrivi da grande distanza (perché il trasporto per nave o su camion provoca l’emissione di grandi quantità di sostanze inquinanti). Che il legno sia un combustibile verde dipende dal fatto che emette una quantità di anidride carbonica pari a quella che ha assorbito nel corso della sua vita: se viene sostituito da altri alberi il bilancio dell’anidride carbonica è quindi pari a zero (tanta ne viene emessa e tanta ne viene assorbita). Attenzione, però: questa situazione è teorica. In concreto, le condizioni di combustione sono tali per cui si provoca comunque una produzione di gas inquinanti, come monossido di carbonio e ossidi di azoto e di zolfo. Se poi il pellet contiene qualche impurità, l’impatto ambientale è superiore. L’eventuale presenza di tracce di metalli pesanti o residui di colla, oltre a essere dannosa per la salute e per l’ambiente, può compromettere il buon funzionamento della stufa.
Questo è il testo riportato nella 4° regola del 1° capitolo della guida “Vivere sostenibile” di Altroconsumo. Un estratto della guida è disponibile qui.
E voi che ne pensate? Stufa a pellet o stufa a legna?